mercoledì 4 novembre 2009

Festa di Sant'Ambrogio e fiera degli Oh Bej Oh Bej

In questo post  voglio raccontarvi di una festa bellissima che tra qualche giorno viene festeggiato a Milano, e precisamente il 7 di dicembre e anticipa di un giorno, la più famosa festa dell'Immacolata, la Festa di Sant'Ambrogio caratterizzata dalla fiera degli Oh Bej Oh Bej. Pensando a questa festa, mi viene in mente il periodo in cui ho abitato al nord proprio perchè mio marito lavorava a Milano la città dell'operosità. Con questa festa ufficialmente inizia il conto alla rovescia per il Natale. 
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In questo giorno Milano si dimentica il business per aprirsi a mercatini, tradizioni e curiosità legate al suo patrono S. Ambrogio ovvero Sant’Ambrös per i milanesi (Aurelio Ambrogio, meglio conosciuto come sant'Ambrogio (Treviri, incerto 334-339 – Milano, 397), vescovo, scrittore e uomo politico, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo annovera tra i quattro massimi Dottori della Chiesa insieme a san Girolamo, sant'Agostino e san Gregorio I papa.)
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E bellissimo andare in giro per le strade illuminate, trovarsi attorno alle bancarelle della centralissima Basilica di S. Ambrogio. Questo mercatino che ha un'antica tradizione è molto amato dai bambini; il suo nome deriva proprio dalle esclamazioni di gioia che uscivano dalla loro bocca che era appunto: "Oh Bej! Oh Bej!" che  in dialetto milanese significa infatti Che bello! Che bello!  Qui vengono esposti mobili d'antiquariato, di artigianato, oggetti in ferro battuto, storiche insegne pubblicitarie, artigianato etnico,  presepi. 

E  qualche metro più in la stand gastronomici di salumi,  formaggi e dolci tipici, dove gustare anche  la bevanda ufficiale della fiera che è il vin brulé, (Il Vin Brulè è una bevanda aromatica aprezzata e conosciuta in tutto il mondo. Si narrà che questo vino caldo ha origini molto antiche e che la sua nascita sia da attribuire a frati, esperti conoscitori di erbe e spezie, che nei conventi si dedicavano anche alla preparazione del vino. Vin Brulè vuol dire "vino bruciato" e viene servito caldo. Proprio per questo motivo è usato in montagna o in luoghi molto freddi e decisamente efficace contro il freddo) e mangiare le caldarroste calde e profumate vendute all'angolo della strada.
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In ogni strada si sentono i suoni, gli odori e i profumi del Natale, che si uniscono a quelli dei negozi, e poi le luci e i colori che sono così intensi che quasi ti senti intontita, ma felice, di trovarti in mezzo a quella confusione, tra il vociare della gente  piena di pacchetti e pacchettini,  tanto che non ti accorgi nemmeno del freddo che fa perchè è così tanta la voglia di vivere questo giorno, di stare assieme per strada nonostante si è avvolti in sciarpe e cappotti che ci si lascia trasportare da questa atmosfera di grande fascino e suggestione, ricca di luci, di suoni, di profumi e colori propri del Natale. Ed è già Natale!

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