domenica 31 agosto 2014

Il fumo passivo e attivo fa molto male

Fumare, non solo fa male al portafoglio ma anche alla salute nostra e di chi ci sta vicino. Il fumo, quello passivo (quando cioè si respira il fumo sprigionato nell’ambiente da altre persone) e quello di terza mano, quello cioè che si deposita sugli oggetti (come tende, tappeti, tavoli, vestiti, capelli...) degli ambienti chiusi dove si fuma è molto dannoso per la salute, non solo aumenta la possibilità di sviluppare un tumore, ma può provocare danni terribili e spesso irreversibili all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio, a causa delle nitrosamine (degli agenti cancerogeni) la notizia ci arriva da una ricerca scientifica condotta da medici del Lawrence Berkeley National Laboratory e merita un momento di forte riflessione...


Perchè smettere di fumare: i danni del  passivo

"Le insidie del tabacco non finiscono mai: non c'é infatti solo il pericolo per i fumatori e quello del fumo passivo, ma ad essere pericoloso (e ignorato) è anche il fumo di terza mano, ovvero quello che si deposita su qualunque superficie di ambienti interni in cui si fuma, mobili scrivania, letti, tende, e anche sui vestiti. Il pericolo di questo 'fall out' di nicotina bruciata è che, reagendo con inquinanti indoor, forma potenti agenti cancerogeni, le nitrosamine. E' quanto rivelato da uno studio diretto da Hugo Destaillats dell'Indoor Environment Department del Lawrence Berkeley National Laboratory di Berkeley e pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Per anni si è parlato di fumo passivo ed è stato un susseguirsi di studi che dimostravano quanto fa male, soprattutto ai bambini. Di recente è stato anche pubblicato uno studio, di ricercatori italiani, secondo cui il fumo passivo fa male persino ai fumatori stessi con un peso rilevante, che equivale a fumare 2,6 sigarette in più al giorno se si fumano 14 bionde al dì. I fumatori più attenti alla salute dei propri cari credono di risolvere il problema 'fumo passivo' fumando fuori, o arieggiando le stanze in cui si è fumato. Ma questa accortezza, per quanto importante, risulta pressoché inutile contro un'altra insidia del fumo, finora poco o nulla indagata e di cui quasi non si conosceva l'esistenza, il fumo di terza mano. Così chiamato per la prima volta circa un anno fa da ricercatori Usa, (poiché in inglese si parla di fumo di seconda mano per indicare quello che noi chiamiamo passivo), il fumo di terza mano non è altro che la 'ricaduta' di nicotina, e altre sostanze bruciate della sigaretta fumata, su qualunque superficie di casa o in generale di ambienti chiusi.

Questo 'fall out', resiste settimane e anche mesi (molto più del fumo passivo quindi), si va a mischiare con la polvere domestica e, se intorno a sé trova altri inquinanti interni, reagisce con alcuni di essi formando le nitrosamine, agenti cancerogeni. I ricercatori hanno visto che ciò accade in particolare quando i residui del fumo reagiscono con l'acido solforoso che é un comune inquinante indoor, che si sviluppa soprattutto da apparecchiature non ben ventilate. Gli esperti hanno misurato, usando delle superfici sperimentali, l'aumento di nitrosamine quando quelle superfici sono esposte a fumo di terza mano e calcolato un incremento di dieci volte di queste molecole cancerogene. Nessuna superficie é al riparo, persino i vestiti, cosicché anche se si è fumato fuori, rientrando a casa gli abiti si fanno portatori di fumo di terza mano. Secondo gli esperti è importante tenerne conto e i più esposti sarebbero proprio i bimbi più piccoli che sono più a contatto con le superfici domestiche, dai tappeti al tavolo, su cui si deposita il fumo di terza mano e quindi le nitrosamine, che poi vengono inalate."

Articolo Tratto da Koimano

Perchè smettere di fumare: i danni del fumo attivo


Il fumo fa male perchè libera oltre 4.000 sostanze, tra cui alcune sono molto tossiche e addirittura cancerogene. La sigaretta è responsabile della morte di più di 80.000 italiani all’anno, la maggior parte per malattie cardiovascolari,  tumori e cancro a vari organi e apparati (polmone, bocca, faringe, esofago, laringe, vescica, fegato e cervice uterina).

Bruciando il tabacco della sigaretta sprigiona gas e  particelle più piccole che  arrivano facilmente in fondo ai polmoni. Tra i gas, vi  è una discreta quantità di ossido di carbonio (dal 2 al 6%) che, avendo molta affinità con l’emoglobina, la proteina che serve al trasporto dell’ossigeno,  riesce ad entrare facilmente in circolo in tutto l’organismo trasportata dai globuli rossi.


Il fumo è un fattore di rischio di cancro e tumori non solo ai polmoni ma anche in altri organi, perché gli idrocarburi policiclici, le sostanze cancerogene prodotte dalla combustione del tabacco, e gli altri 50 cancerogeni a essi associati, entrano nel circolo sanguigno e raggiungono tutti i tessuti. Questo è uno dei motivi per cui le fumatrici hanno anche più cancri al seno, al collo dell’utero ( il fumo infatti potenzia l’azione cancerogena dei papillomavirus contratti attraverso i rapporti) e alla vescica (e le sostanze cancerogene poichè vengono escrete dal rene  si concentrano in vescica specie durante la notte).


Molte sostanze vengono liberate  liberate dal fumo della sigaretta e riducono sia le difese immunitarie che i sistemi di pulizia dell’apparato respiratorio, provocando quel ristagno di secrezioni tanto gradito a virus e batteri. Il fumo inoltre è la causa principale della broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattia altamente invalidante che nel nostro Paese colpisce 4 milioni di persone ed è la diretta responsabile di circa 18.000 morti all’anno.


In gravidanza il consumo abituale di tabacco, causa nel nascituro (dopo il 4° mese di gestazione) riduzione dell’altezza, deficit mentali e comportamentali, aumentata incidenza di affezioni broncopolmonari e, a lungo termine, aumentato rischio di cancro.


Il sangue delle donne gravide fumatrici contiene una maggiore concentrazione di carbossiemoglobina (composto di emoglobina e monossido di carbonio che può risultare molto tossico) rispetto alle non fumatrici, con possibile danno fetale. Con un maggior rischio di aborto durante la gravidanza.


Studi più recenti hanno confermato questi risultati, arrivando a stimare un rischio aumentato di circa il 50% di aborto spontaneo nel primo trimestre. Esiste inoltre una documentata associazione tra fumo di sigarette e gravidanze extrauterine, con un aumento di rischio che varia dal 30% al 200%.


Per incoraggiare i fumatori, soprattutto i giovani, a smettere di fumare, l' American Cancer Society ha stilato una lista o delle valide ragioni, ben 9, per smettere di fumare, noi a questi aggiungiamo un motivo altrettanto importante "volersi bene" ...

Se smetti di fumare ci guadagni subito:

ENTRO 20 MINUTI

si normalizza la pressione arteriosa;
si normalizza il battito cardiaco;
torna normale la temperatura di mani e piedi;

ENTRO 8 ORE

scende il livello di anidride carbonica nel sangue;
si normalizza il livello di ossigeno nel sangue;

ENTRO 24 ORE

diminuisce il rischio di attacco cardiaco;

ENTRO 48 ORE

iniziano a ricrescere le terminazioni nervose;
migliorano i sensi dell'olfatto e del gusto;

ENTRO 72 ORE

si rilassano i bronchi, facilitano il respiro;
aumenta la capacità polmonare;

DA 2 SETT. A 3 MESI

migliora la circolazione
camminare diventa sempre meno faticoso
aumenta del 30% la funzione polmonare

DA 3 A 9 MESI

diminuiscono affaticamento, respiro corto, sinusite e tosse;
aumenta il livello di energia generale

ENTRO 5 ANNI

la mortalità da tumore polmonare per il fumatore medio (un pacchetto al giorno) scende da 137 per centomila persone a 72. Dopo dieci anni scende a 12 per centomila che é la normalità.

ENTRO 10 ANNI

le cellule precancerose vengono rimpiazzate diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all'esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas.

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