martedì 21 gennaio 2014

Vergarolla la strage dimenticata

Vi riporto integramente, questa mail " Vergarolla la strage dimenticata" che mi è arrivata in commento al post "Tesi Foibe ed esodo"  mi è sembrato giusto dedicargli una pagina, per un momento di riflessione su queste stragi ingiuste e crudeli e ve la riporto integralmente:



"VERGAROLLA - STRAGE DIMENTICATA - 
Vergarolla 65 anni dopo - 
"La strage di Vergarolla, nei pressi di Pola, compiuta dall’OZNA il 18 agosto 1946 per un disegno perverso, ha il triste primato italiano del maggior numero di Vittime causate da un unico eccidio in tempo di pace: secondo l’autorevole testimonianza di Padre Flaminio Rocchi, i Caduti furono più di cento, anche se quelli identificati si ridussero a 64, perché l’esplosione di 28 bombe con dieci tonnellate di tritolo ebbe un’efferata violenza distruttrice.
Nel sessantacinquesimo anniversario, bene hanno fatto la Federazione Grigioverde di Trieste e la Famiglia di Pola in Esilio, presiedute dal Gen. Riccardo Basile, a scoprire una grande stele nella Zona Sacra di San Giusto in memoria di tanta tragedia. E’ giusto che gli ignari sappiano e che tutti vogliano ricordare.
E non è un caso che il Cippo sia stato posto accanto a quello dei Volontari Irredenti decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, tra cui Fabio Filzi e Nazario Sauro, Caduti sulle forche austriache perché avevano un solo partito: l’Italia. Come i Martiri delle Foibe e quelli di Vergarolla.
Alla cerimonia del 18 agosto la presenza delle Associazioni d’Arma coi loro Labari è stata significativamente plebiscitaria. Assai numerosa, come sempre, quella dell’ANA, con la Sezione di Trieste guidata dal Presidente Ortolani, ed il Gruppo di Grado e Fossalon: quest’ultimo, legato da rapporti di particolare affetto al mondo degli Esuli dall’Istria perché il Parroco locale è tuttora Don Edoardo Gasperini, miracolosamente scampato alla strage assieme ai suoi ragazzi, avendo rinunciato “in extremis” alla gita al mare programmata per quella calda domenica d’agosto in cui la Società Nautica “Pietas Julia” intendeva onorare il proprio sessantennio di vita con un’importante manifestazione sportiva.
Don Edoardo, grande cuore Alpino, oggi novantaduenne, non si è sentito di partecipare alla scopertura del Cippo, che è stato benedetto da un altro Sacerdote Esule, Don Gherbaz da Lussino (senza dire del messaggio fatto pervenire dal Vescovo di Trieste Mons. Crepaldi), ma è stato presente spiritualmente, contento, come ci ha detto nella sua Parrocchia di Fossalon, che una giustizia pur tardiva sia stata resa ai poveri morti di Vergarolla, fra cui tante donne e tanti bambini (l’età media delle Vittime identificate è di 26 anni): tutti Italiani, perché Pola era una città Italiana, che volle attestare il suo amore di Patria con un Esodo capace di coinvolgere il 92 per cento della popolazione. 
La strada della vera Giustizia è spesso ardua, come disse l’eroico Vescovo Antonio Santin, opportunamente ricordato dal Gen. Basile a margine della sua allocuzione, ma alla lunga finisce per trionfare. E’ quanto si deve affermare oggi per i Martiri di Vergarolla, abbracciando i tanti Congiunti intervenuti alla commemorazione, nel ricordo commosso di un sacrificio così grande e nella condanna senza appello di un delitto contro l’umanità."
(Parenti dei Caduti)
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