domenica 3 aprile 2011

Fumare, bere e drogarsi fa molto male.

Qualche giorno fa mi è arrivata questa  mail che mi ha fatto molto riflettere :"E' strano temere tanto la droga quando in Italia muoiono 80 mila persone l'anno a causa del tabacco e 30 mila a causa dell'alcool." e questo post " Fumare, bere e drogarsi " è per ribadire il concetto che l'abuso  di qualunque tipo di sostanze stupefacenti o altro compromette in modo grave la salute di chi ne fa uso!



L'uso o l'abuso di farmaci o droghe: psicofarmaci, alcool, fumo, cannabis ecc. (insomma tutte le sostanze psicoattive che hanno, un effetto sul sistema nervoso e alterano l'equilibrio psicofisico dell'organismo) legali o illegali che creano dipendenza, per un prolungato periodo di tempo, possono provocare una serie di effetti negativi sullo stato generale di salute.
da la Fonte L'Occidentale Orientamento quotidiano:
"Già a undici anni si beve. Bere per bere: a qualunque ora e senza limiti. Un po’ come apparire in televisione, dà un gusto diverso alla vita. L’Italia ha il record, negli altri paesi s’inizia a tredici anni. Si beve in modo smodato poiché l’alcol è usato per sballare. Sono ragazzi apparentemente normali che vanno a  scuola anche con risultati sufficienti; è difficile distinguerli dagli altri, se non vengono visti durante la sbronza. Ma questa realtà non ha niente di normale. Per i teenagers ubriacarsi è una moda, è motivo di vanto. I ragazzini si vantano di aver preso sbornie incredibili. Si comincia con gli happy hour, si continua con birra, chupito, superalcolici, e beverone, nel quale si mette di tutto per dare il colpo finale. La legge vieta di somministrare alcolici al disotto di sedici anni, ma i ragazzi, aggirano i divieti portandosi le bottiglie da casa, o comprandole nei supermercati. I dati parlano chiaro è una vera emergenza.
Bere fa più morti della droga fra i giovani. Il sabato sera al pronto soccorso il fenomeno è ormai una routine, arrivano genitori ignari, e disperati, ai quali verrebbe da chiedere se conoscono un po’ i propri figli, che sono lì, vittime d’incidenti perché ubriachi, o che finiscono in coma etilico. I binge drinking sono il consumo di più bevande in grandi quantità e in poche ore, per raggiungere la sbronza, una specie di rito, sempre più diffuso. Anche al parco, ci si va con buste di bottiglie di birra, e tutti insieme, si beve, aspettando di intontirsi, fino a vomitare."
L'alcool è stato catalogato come sostanza tossica dall'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) che lo include nella tabella delle droghe per le sue azioni sull'organismo. Infatti, l'alcool crea dipendenza fisica, quando se ne sospende l'assunzione dopo un periodo di pesanti bevute, da sintomi da sindrome d'astinenza: nausea, sudorazione, sbandamenti, tremori e ansia; crea effetti sul sistema nervoso ( potere psicoattivo); da dipendenza psichica: desiderio continuo di assumere la sostanza; da assuefazione: la necessità di aumentare i quantitativi di alcool assunto al fine di ottenere l'effetto desiderato; crea pericolosità individuale e sociale: violenza sui minori, incidenti stradali, perdita di lavoro teppismo, criminalità, malattie connesse all'abuso di questa sostanza,  bassa produttività lavorativa, ecc.
da L'Occidentale
- Fonte Ministero della salute
" Secondo i dati raccolti dall’OMS, infatti, l’alcol è la prima causa di morte tra i giovani uomini europei: un decesso su quattro, tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, è dovuto al consumo di alcol per un totale di 55mila morti l'anno a causa di incidenti automobilistici, avvelenamento, suicidio indotto dal bisogno di liberarsi dall'alcolismo, omicidi legati allo stesso fenomeno.
Per quanto riguarda l’Italia, la situazione non è meno tragica: su 170 mila incidenti stradali che si verificano annualmente sulle nostre strade, 50 mila sono attribuibili all’elevato tasso di alcol presente nell’organismo, mentre circa la metà delle 6 mila morti causate da tali incidenti riguardano individui giovani. Sono gli alcolici, infine, nel nostro Paese, la principale causa di cirrosi epatica."
L'alcol etilico (etanolo), costituente principale delle bevande alcoliche (vino, birra ma anche superalcolici come grappa, vodka, gin ecc) si ottiene dalla fermentazione di zuccheri o amido una volta assunto, viene rapidamente assorbito dallo stomaco e, attraverso l’intestino, raggiunge rapidamente il sangue che lo trasporta al fegato e al cervello. Con l’età, la sensibilità agli effetti dell’alcol aumenta, le persone anziane dovrebbero fare particolare attenzione alla quantità di bevande alcoliche consumate.  A partire dai 50 anni circa la quantità d’acqua presente nell’organismo diminuisce, ciò significa che, bevendo la stessa quantità di alcol di un giovane/adulto, la concentrazione alcolica nel sangue di un anziano risulta decisamente maggiore. Raggiungendo molto rapidamente il tasso alcolico limite nel sangue, gli anziani corrono un rischio maggiore di incidenti della circolazione, di infortuni domestici, di malattie.
Ministero della salute
- L'alcool  può causare danni fisici, psichici, sociali:
fegato (patologie e cirrosi epatiche, tumori al fegato);
cuore e vasi (disfunzioni circolatorie);
stomaco, esofago, intestino e pancreas (tumore);
disturbi mentali e comportamentali (delirium tremens, epilessia, allucinazioni, atrofia cerebrale, schizofrenia e psicosi simili);
sindromi e patologie gravi della corteccia cerebrale;
delirio cronico di gelosia (legato all’impotenza sessuale, frequente negli alcolisti).
Traumi ed invalidità permanenti occorsi in incidenti domestici e stradali;
morte a seguito di trauma;
tumori;
depressione;
suicidio.
L'alcool, ai giorni nostri rappresenta non solo la sostanza psicoattiva più diffusa tra i giovani e non, ma anche quella di cui si abusa di più, una piaga sociale di cui parlare e averne paura!

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